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Le origini dell’Orto della Regina
Non è chiara la funzione di quest’opera realizzata in opera poligonale a 928 metri sul livello del mare ed immersa nella vegetazione.

L’assenza di tracce evidenti di abitazioni o di altri edifici nelle vicinanze, ha fino ad oggi escluso l’esistenza di un abitato stabile in antico.

Considerata la sua posizione e le sue dimensioni si trattava probabilmente di un complesso fortificato che finalizzato al controllo delle aree di confine comprese tra la Valle del Liri e del Volturno.

La costruzione potrebbe essere stata realizzata dagli Ausoni-Aurunci o dai Sanniti.

L’origine del nome
Nel toponimo Orto della Regina per la cinta del Monte La Frascara, potrebbe esserci invece il riferimento ad un orto inteso come un recinto.

Ma la regina è probabilmente una figura divina, dotata di attributi regali, legati al muro fortificato in questione: probabilmente vi era una diffusione nell’antico centro di Roccamonfina del culto di una divinità femminile connessa alle sorgenti.

La presenza stessa di un Santuario sul Monte Lattani dedicato alla Madonna Regina Mundi sembra confermarlo: il culto potrebbe
aver conservato un’antica tradizione rituale legata ad una dea pagana fornita di qualità regali.

Se questa ipotesi fosse veritiera non si può escludere che l’Orto della Regina abbia funzionato in origine in relazione al culto di una dea di nome Mefitis; prima di assumere le funzioni strategiche di difesa del territorio.

Tale divinità, del resto, nei centri italici dell’Appennino Meridionale non solo era associata alle sorgenti ed alle emissioni solforose, ma era anche identificata con Iuno Regina, generalmente rappresentata munita di diadema e seduta su un trono, proprio come la Vergine dei Lattani.

La struttura delle mura
Le mura megalitiche dell’Orto della Regina sono costituite da grossi blocchi di trachite di dimensioni diverse appoggiati uno sull’altro ed hanno un perimetro di circa 180 metri racchiudendo un area di circa 2.500 mq.

La struttura è caratterizzata da una forma poligonale; raggiunge una lunghezza massima di 71 metri ed una larghezza non superiore ai 35 metri. In alcuni tratti le mura possono raggiungere anche i 2 metri di spessore.

Le mura megalitiche cingono la sommità della vetta adattandosi alla conformazione orografica della stessa, includendo in più tratti grosse sporgenze di roccia che raggiungono anche l’altezza di 3 metri.

Nel complesso si presentano abbastanza ben conservate, anche se in alcuni punti del tracciato si sono verificati dei crolli, spesso favoriti dalla spinta delle radici degli alberi che numerosi occupano la superficie interna ed esterna delle mura.

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