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Un territorio così ricco di risorse naturalistiche, archeologiche e storiche che vede la concentrazione di Parchi Regionali e Aree Protette

Parco Riviera di Ulisse

Ubicato nel lembo meridionale della Regione Lazio, si estende lungo la costa del golfo di Gaeta e comprende i territori delle aree protette ricadenti nei comuni di Gaeta, Formia, Minturno e Sperlonga:
Monte Orlando (Gaeta)
Parco regionale di Gianola e del Monte di Scauri (Formia e Minturno)
Promontorio Villa Tiberio e Torre Capovento – Punta Cetarola (Sperlonga)

Parco Naturale dei Monti Aurunci

Un territorio eterogeneo, compreso in una fascia altimetrica che va dalla pianura a circa 30 metri sul livello del mare fino alla quota di 1535 metri sul livello del mare del Monte Petrella che si erge a poca distanza dalla costa.
La catena dei Monti Aurunci possiede un misterioso fascino, segnando la conclusione del più importante sistema montuoso del Preappennino Laziale, di cui fanno parte anche i Monti Lepini e i Monti Ausoni, gli Aurunci hanno la particolarità di essere l’unica catena montuosa laziale ad affacciarsi direttamente sul Mare Tirreno con vette che superano i 1.500 metri.
Il paesaggio dei Monti Aurunci regala scorci di grande suggestione grazie alla molteplicità del paesaggio. Dalle cime più elevate della catena montuosa si possono scorgere le isole pontine, il promontorio del Circeo, la Valle del Liri, i Monti del Matese e i Monti dell’Appennino abruzzese.
La millenaria presenza umana sugli Aurunci è testimoniata dalla presenza degli antichi monasteri, dai piccoli rifugi, dai resti di dimenticate città e dall’eco di antiche leggende che segnano il territorio del Parco Naturale dei Monti Aurunci.

I sentieri nel Parco dei Monti Aurunci

Nel Parco Naturale dei Monti Aurunci, si estende una rete di tratturi che collegano le varie zone del Parco che, anticamente erano abitate dalle comunità di pastori locali dedite alle attività economiche agrosilvopastorali tipiche dell’ambiente montano. I percorsi montani erano il collegamento più breve per le attività commerciali tra la costa e la zona interna, spesso utilizzati come via di passaggio dei monaci benedettini che raggiungevano l’abbazia di Monte Cassino.
La rete di sentieri attualmente in uso, si sviluppa per oltre 100 km e consente di visitare il gruppo montuoso in tutta la sua estensione utilizzando proprio i tracciati di un tempo. I sentieri proposti dal Parco, sono dotati della tipica nomenclatura e segnaletica bianco rossa del Club Alpino Italiano, o in taluni casi realizzata dai Comuni.
Oltre ai tracciati da percorrere a piedi, il Parco possiede anche itinerari per gli appassionati della Mountain bike, circa 480 km che girano in lungo e in largo il territorio, attraversando luoghi d’ interesse naturalistico o di grande suggestione, spesso percorrendo i centri storici dei Comuni dell’Area Protetta
L’eterogeneità dei tracciati permette una gran quantità di scelte, infatti, si passa dalle verdi praterie da percorrere durante una bella escursione domenicale a difficoltà tecniche come single-track da non sottovalutare, o salite che con il 25% di pendenza possono mettere a dura prova anche gli sportivi più accaniti.

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